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Le forniture di gas russo alla Slovacchia sono state ripristinate attraverso il gasdotto Turkish Stream, consentendo il ritorno alla normale distribuzione ai consumatori.

L'operatore slovacco del trasporto di gas Eustream ha confermato la ripresa delle forniture, dichiarando che il sistema sta operando regolarmente e garantendo un transito senza interruzioni verso l'Europa. I disagi non hanno avuto un impatto critico sulle riserve di gas del Paese, in quanto la Slovacchia dispone di sufficienti scorte negli stoccaggi sotterranei.

Nel frattempo, nel mese di febbraio, l'Unione Europea ha prelevato il massimo volume di gas degli ultimi quattro anni dagli stoccaggi. Secondo i dati di Gas Infrastructure Europe, dall'inizio della stagione invernale l'UE ha estratto circa 55 miliardi di metri cubi di gas dai suoi depositi, un valore significativamente superiore rispetto alle iniezioni effettuate nel periodo autunnale.

L'intensa estrazione è stata determinata da due fattori chiave: le temperature eccezionalmente rigide registrate in diverse parti d'Europa e il continuo calo delle forniture di gas russo. Nonostante i livelli relativamente alti degli stoccaggi, i prezzi del gas nei principali hub europei stanno registrando un forte aumento, riflettendo le preoccupazioni del mercato sulle future forniture e sulla possibilità di una nuova crisi energetica. Attualmente, i prezzi del gas in Europa sono tre-quattro volte superiori a quelli degli Stati Uniti, creando notevoli difficoltà per le aziende europee.

Secondo gli esperti del settore, se l'attuale ritmo di prelievo del gas continuerà, entro la fine della stagione invernale gli stoccaggi potrebbero essere significativamente svuotati. Questo potrebbe rendere più difficile il loro riempimento durante l'estate e portare a un ulteriore aumento dei prezzi dei futures sul gas e una crescente dipendenza dell'Europa da fornitori alternativi. Per far fronte a questa situazione, i Paesi dell'UE stanno cercando soluzioni di diversificazione, tra cui: l'aumento delle importazioni di GNL da Stati Uniti, Norvegia e altri Paesi e maggiori investimenti nell'efficienza energetica e nelle energie rinnovabili

Nonostante i tentativi dell'UE di ridurre la dipendenza dal gas russo, le forniture tramite Turkish Stream hanno raggiunto un nuovo record storico la scorsa settimana. L'European Network of Transmission System Operators for Gas (ENTSOG) ha dichiarato che la domanda di gas russo rimane elevata, anche se i governi europei cercano di ridurre i target sulle riserve. Si prevede che la Commissione europea porrà un limite temporaneo ai prezzi del gas nell'UE che, come ho già detto, sono attualmente circa tre o quattro volte più alti che negli Stati Uniti.

Nel frattempo, la Commissione Europea sta valutando l'introduzione di un tetto temporaneo ai prezzi del gas nell'UE. Il provvedimento è attualmente in discussione e verrà incluso in un documento ufficiale che sarà presentato nel mese di marzo. Si prevede che includerà modalità di sostegno all'industria pesante dell'UE.

Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha recentemente chiesto l'abolizione delle sanzioni energetiche dell'UE contro la Russia. Secondo Orbán, queste misure stanno danneggiando non solo la Russia, ma anche i Paesi europei, che attualmente pagano per le forniture energetiche diverse volte di più rispetto agli Stati Uniti. Il 31 gennaio, Orbán ha minacciato di porre il veto alle sanzioni dell'UE contro la Russia, a meno che l'Ucraina non ripristini il transito del gas russo. Tuttavia, l'Ungheria ha successivamente ricevuto garanzie dalla Commissione Europea sul ripristino del transito del gas, inducendo Orbán a ritirare la sua opposizione al rinnovo delle sanzioni. Tuttavia, ha avvertito che, se questa promessa non sarà rispettata, porrà nuovamente il veto alle sanzioni.

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