
La questione dell'eccezionalismo americano preoccupa molti analisti e operatori di mercato. Proprio così, è questa la domanda che si pongono le migliori menti negli Stati Uniti, in Europa e in Asia. Tutti vogliono sapere come si svilupperanno gli eventi!
Secondo gli analisti di Nomura, il vecchio tema dell'eccezionalismo statunitense nel contesto del mercato azionario sta “mostrando segni di stanchezza”. Gli esperti ritengono che gli investitori globali ora stiano riorientando con decisione i capitali verso l'Europa e i mercati emergenti.
I dati sugli ETF ad alta frequenza mostrano un significativo rallentamento degli afflussi nei fondi azionari offshore verso gli Stati Uniti. Nelle ultime 20 settimane sono stati registrati deflussi netti per 4,7 miliardi di dollari, e si tratta di un cambiamento significativo se si considera il fatto che dalla metà del 2023 all'inizio del 2025 avevano attirato 160 miliardi di dollari. Intanto, le azioni statunitensi hanno toccato nuovi massimi, ma l'interesse degli investitori d'oltreoceano sta lentamente scemando.
In questo contesto, gli ETF offshore orientati verso l'Europa hanno registrato una afflusso netto di 15 miliardi di dollari nelle ultime 21 settimane, mentre gli ETF dei mercati emergenti hanno aggiunto 13,6 miliardi di dollari nelle ultime 23 settimane.
Attualmente, dalla fine di marzo 2025, gli ETF indiani hanno raccolto 1,8 miliardi di dollari. Per quanto riguarda Taiwan e il Giappone, stanno raccogliendo capitali direttamente attraverso le azioni piuttosto che attraverso gli ETF. Al momento, i mercati asiatici presentano dunque dinamiche contrastanti. Gli ETF offshore coreani hanno aggiunto 1,4 miliardi di dollari nelle ultime sei settimane, grazie all'interesse per l'intelligenza artificiale e alle speranze di riforma della governance aziendale.
È ormai dall'inizio del 2025 che si parla del venir meno dell'eccezionalismo americano, una narrazione che da tempo influenza le allocazioni di portafoglio in tutto il mondo. Allo stesso tempo, non sono passati inosservati l'indebolimento del dollaro e il peggioramento della domanda di Treasury statunitensi. Gli investitori stranieri sono dunque alla ricerca di modalità più affidabili per preservare il capitale, sottolinea Nomura.
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